Sulla dentiera….Fauchard 1739

 

Capitolo XXV
 
Descrizione di una dentiera superiore interamente artificiale, assemblata con una dentiera inferiore, artificiale in parte, la quale si adatta ai denti naturali residui
 
 
Nel 1739, una Signora di circa 38 anni, viene da me: ella aveva perso tutti i denti del mascellare superiore e da ciasun lato dell'arcata inferiore aveva perso l'ultimo premolare e i 3 molari che lo seguono, in modo che non restava nulla più dei quattro incisivi, quattro canini e due primi premolari. La signora fu d'accordo con me che io le avrei costruito un apparecchio, che fu in parte d'argento ed in parte di osso. Io mi servii allora di una argento abbastanza fine e di un titolo tale che i pezzi fosserop abbastanza flessibili per cedere un pò, ed essere meno soggetti alla rottura; tutto quello che ci si deve aspettare da un simile apparecchio.
Nella stessa maniera in cui avevo già immaginato il precedente apparecchio, non mi fu difficile lavorare a quest'ultimo, che ha qualche relazione con il primo. Io presi le dimensioni necessarie, fissai prima il pezzo per la mandibola e lo composi di due semicerchi e di tre denti molari artificiali da entrambi i lati, assoggettati all'interno delle estremità di quei due semicerchi da quattro piccoli chiodi rivettati: sulla superficie posteriore di ciascun dente molare artificiale, e di fronte al fondo della bocca, io praticai un buco fatto a mortasa (La mortasa o mortassa o mortisa è una tecnica di montaggio, utilizzata nel campo dell'edilizia in legno strutturale e nella carpenteria. Consiste in un foro, passante o meno, a sezione generalmente quadrata o rettangolare, effettuato su un pezzo di legname o di metallo, con lo scopo di unire una parte costruttiva all'altra. La lavorazione può essere eseguita con una macchina definita bedanatrice, oppure manualmente, utilizzando scalpello e martello), di due linee di lunghezza e di profondità, e di una linea di larghezza (La più piccola delle unità di misura francesi, affini a quelle di altri sistemi, era la linea (ligne; mm 2,256), costituita da dodici punti, che equivaleva a 1/12 di pollice (pouce) e a 1/144 di piede, in francese "pied"): io fabbricai due porta-molle più distesi di quelli di cui ho già parlato prima: posizionai due di questi ultimi denti artificiali di ciasun lato all'interno delle due lamine o estremità di questi porta-molle, e le fermai per mezzo di quattro chiodi rivettati: nello spazio di mezzo di ciascun porta-molla compreso tra le sue curvature, io realizzati ancora una specie di mortasa forata a giorno (foro passante), che rispondeva a quella che io ho detto essere posizionata sulla superficie posteriore degli ultimi denti artificiali, la quale guarda il fondo della bocca, e quella per introdurre e arrestarvi una delle estremità delle molle: io fissai successivamente il pezzo superiore che doveva ornare la porzione anteriore della bocca, e vi formai dieci denti che erano opposti ai denti naturali che residuavano nella porzione anteriore della mandibola.
A ciascuna estremità di questa dentiera superiore, io praticai un intaglio con una sega, al fine di ingaggiare e fissare una delle due estremità di una molla; e per fermarla, praticai con una punta un foro a giorno (passante) lì dove terminava ciasciun intaglio, per passarvi e ripassarvi del filo che poteva assoggettare l'altra estremità delle molle. Allo scopo di unire il pezzo superiore all'inferiore, io mi servii di due molle di balena differenti da quelle di cui avevamo parlato precedentemente: insinuai una delle estremità di ciacuna molla nell'aperturta o spazio della mortasa a giorno di ciascun porta-molle e di ciascun dente posteriore artificiale del pezzo inferiore: io lo bloccai sufficientemente attraverso i contorni di una filo passato tramite un ago: introdussi nello stesso modo l'altra estremità di queste stesse molle nell'intaglio fatto a ciascuna estremità della dentiera superiore, dove io lo fermai anche per mezzo di contorni e getti (abbozzi, lanci) di filo passato e ripassato su queste molle e dentro ciascun foro, che io ho detto essere posizionati vicino a dove terminano questi intagli. Avendo pertanto eseguito tutto questo, io posizionai questo apparecchio nella bocca della Signora, dove essa si trovò nella condizione di svolgere tutte le sue funzioni, come ci eravamo prefissati




Spiegazione del disegno XLII che rappresenta tutti i pezzi che compongono un dentiuera superiore ed una pezzo della dentiuera inferiore, il tutto artificiale. Si mostrano qui questi pezzi separati e poi riassemblati

La figura I rapprsenta i due semicerchi, che abbracciano attravresio le loro estremità  e a desgtra e a sinisrtra una parte dei tre denti molari artificiali, che sono fermati da due chiodi rivettati.
A. il semicerchio esterno
B. il semicerchio interno
C. i tre denti molari artificiali inferiori
DD. Due buchi che attraversano i molari artificiali inferiori, al fine fissare ad essi con due chiodi rivettati un porta-molle, di cui le due lame (lamine), o estremità abbracceranno questi denti molari
E. piccola apertura o spazio di mortasa, per ricevere l'estremità di una molla

La figura II rappresenta un portamolle differente dai precedenti
FF. Le due lamine, o estremità del porta-molle, sono forate ciascuna in due punti, per essere fissate con due chiodi rivettati ai denti molari artificiali inferiori, che queste lame devono abbracciare
G. piccola apertura, o spazio di mortasa a giorno (passante), al fine di introdurre l'estremità di una molla nell'altra piccola mortasa praticata alla faccia posteriore dell'ultimo dente molare, dove l'estremità di questa molla deve essere arrestata per mezzo del porta-molle e dei contorni dei filo.

La figura III rappresenta i tre denti molari artificiali mandibolari dell'altro lato già con il porta-molle fissato ad essi tramite chiodi
H. la parte anteriore di questi denti molari, che è forata da due buchi che la attravresano interamente dalle due parti laterali che devono essere ingaggiate entro le due altre estremità dei semicerchi, che sono anche forati ciasuno di due buchi, per assoggetatre questi denti atterverso due chiodi rivettati.
II. le due altre estremità dei semicerchi

La Figura IV rappresenta uno dei chiodi, il quale deve possedere una lunghezza tale da poter bloccare questi pezzi inchiodandoli

La figura V fa vedere la dentiera superiore girata, così come i pezzi precedenti
KKK. La superficie superiore che deve essere posta sulle gengive del mescallre supeirore
L. superficie esterna (vestibolare)
M. superficie interna (linguale)
NN. Gli intagli, destinati a ricevere le estremità delle molle
OO. i fori passanti, realizzati da un capo all'altro, per passarvi e ripassarvi tramite un ago del filo che possa fermare negli intagli le estremità delle molle e coprire queste stesse molle attavreso molteplici contorni.

La figura VI rappresenta una delle molle di balena che serve a assemblare la dentiera superiore con i denti inferiori

La figura VII è quella della dentiera superiore assemblatya con una parte della dentiera inferiore e i due semicerchi visti un poc di lato e aperti
P. semicerchio esterno
Q. semicerchio inerno
R. i tre denti molari che devono essere applicati a portare sulle gengive del lato destro del mascellare inferiore, quando l'apparecchio è posizionato in bocca
S. i tre denti molari che poggeranno sulle gengive del lato sinistro della stessa mascella, quando il pezzo sarà in bocca
T. lo spazio, dove passano i denti naturali, che residuano nella porzione anteriore della bocca, e che sono abbracciati dai due semicerchi internamente e esternamente, in prossimità delle gengive inferiori
V. dentiera inferiore
XX. le due molle introdotte per le loro estremità anteriori nelle piccole mortase dei portamolle e in quelle degli ultimi denti molari e per le due altre estremità nei due intagli posteriori della dentiera superiore; le quali estremità sono bloccate dal filo di cui queste molle sono coperte
 
Se io ho fatto degli intagli e dei fori alla dentiera superiore, è per assoggettare le molle; e se per lo stesso effetto io ho posizionato dei portamolle ai denti del pezzo inferiore, questo non è stato che nell'intenzione di far vedere che si può attaccare delle molle in due differenti maniere; in effetti si può posizionare dei porta-molle alla dentiera superiore, piuttosto che all'inferiore; questo ultimo metodo è preferibile all'altro.
Si può fare e posizionare alla mascella superiore un intera dentiera, che sia molto più semplice e che possa tenersi in posizione attraverso il solo appogio delle guance e dei denti inferiori.  Bisogna che sia leggera e non serva ad altro che all'ornamento e alla prouncia delle parole; nonostante tutto, quando ci si è abituati, si può mangiare sopra, così come io ho già visto fare. Deve essere ben aggiustata sulle gengive, e abbastanza scartata alle estremità, perché essa sia abbastanza compressa dalle guance e che essa sia sostenuta dall'aiuto dei denti inferiori, che la respingono qualche volta in posizione, senza che nessuno altra persona possa accorgersi della protesi al di fuori di chi la porta. Da poco io ne ho rinnovata una che avevo confezionato più di 24 anni fa, di cui la signora ne ha fatto un uso molto utile. Io ne ho fatto in seguito altre due per due persone che  se ne servono anche con vantaggio. E' vero che ci sono poche bocche che sono disposte a ricevere questa specie di dentiere e io non ho mai fatto altro che le tre dentiere di cui ho parlato. C'è necessità che il dentista che decide i costruire questo ultimo tipo di dentiera, abbia del genio e dell'abilità, se egli vuole riuscire. Del resto, ci sono color che costano meno, ed essi sono adatti (convengono) alle persone che non sono nello stato di affrontare una certa spesa.